Anti-Oculus. Una filosofia della fuga

Anti-Oculus. Una filosofia della fuga

Il potere ci osserva, ci cataloga, ci contiene, ci intrappola nel suo sguardo. Il futuro distopico profetizzato dal cyberpunk è ormai la nostra vita quotidiana nel presente, un’epoca in cui tecnologie digitali sempre più avanzate, asservite al capitale, catturano e gestiscono i corpi e le identità. Ma è possibile sottrarsi, eludere collettivamente questa macchina dominante e ribellarsi ai suoi circuiti oppressivi? Rifacendosi alla cibernetica per analizzare le strutture del disciplinamento sociale, il collettivo Acid Horizon attinge dagli studi di Deleuze, Foucault, Berger e Tiqqun per tratteggiare le modalità politiche, mediche e storiche con cui l’«ocularità» del potere ci incasella e ci imprigiona, e sovvertirne le logiche. Anti-Oculus è un’incursione nei meccanismi della sorveglianza, un’indagine filosofica su come sfuggire ai dispositivi di controllo che regolano le nostre vite. Non offre scappatoie consolatorie ma segue con feroce ironia l’occhio del cyber-capitale, spingendoci a riunirci per andare in cerca di emancipazione, comunità e altre forme di vivere.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa Ordina libro

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Le masse ovariche in età adolescenziale. Aspetti clinici e terapeutici
Le masse ovariche in età adolescenziale...

Spinelli Claudio, Pucci Valentina
Interni
Interni

Mario Barzaghi
Zungri
Zungri

Pungitore Francesco
Scacco di sentinella
Scacco di sentinella

Cesare A., Savoi
Via crucis. Con lo sguardo rivolto a Cristo
Via crucis. Con lo sguardo rivolto a Cri...

Giuseppe Lombardo, Mirella Roccasalva Firenze
Il concerto sotto il muro
Il concerto sotto il muro

Bruno Magliocchetti
Tra cielo, terra e mare
Tra cielo, terra e mare

Livio Di Celalba
La vita che verrà. Vol. 2
La vita che verrà. Vol. 2

Nicoletta Scapillato Laugeri
«Click» e navighi con un centauro a bordo dell'arte. Ediz. illustrata
«Click» e navighi con un centauro a bo...

Valeria Tarantino, Gabriella Brasioli