Forse sogno di vivere. Una bambina rom a Bergen-Belsen

Forse sogno di vivere. Una bambina rom a Bergen-Belsen

Reduce dalla deportazione ad Auschwitz e Ravensbruck, l'undicenne Ceija Stojka giunse nel campo di concentramento di Bergen-Belsen al principio del 1945. Vi sarebbe rimasta - insieme alla madre e ad altri parenti - fino all'aprile dello stesso anno, quando il lager venne liberato dai soldati dell'esercito britannico. Di lì a poco poté intraprendere il lungo viaggio per tornare nella sua città, Vienna. Dopo oltre mezzo secolo, l'ormai settantenne Ceija Stojka ricorda i mesi trascorsi a Bergen-Belsen. Descrive senza enfasi la spaventosa quotidianità - l'onnipresenza della morte, il tormento della fame, le violenze subite, la ferma volontà di sopravvivere - e ce ne restituisce un'immagine vivida. Pur avendo visto di quali crudeltà gli esseri umani sono capaci, le parole di Ceija Stojka non tradiscono odio né amarezza. Da esse traspare piuttosto un ostinato interrogarsi su un aspetto: come hanno potuto, tanti uomini, mettersi così ciecamente nelle mani di un altro uomo, di un regime sanguinario? Il suo racconto non fornisce risposte al riguardo ma trae esplicitamente origine da una impellente necessità: ricordare per combattere la sopraffazione e l'oblio, poiché ciò che è stato può ripetersi.
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Tre verità di Leonardo
Tre verità di Leonardo

Marisa Canetti
Microsoft Word 2010
Microsoft Word 2010

Think srl., Katherine Murray
Microsoft PowerPoint 2010
Microsoft PowerPoint 2010

Nancy C. Muir, Nancy Muir, Think srl.
Microsoft Outlook 2010
Microsoft Outlook 2010

Jim Boyce, SEI servizi s.r.l.
Microsoft Access 2010
Microsoft Access 2010

Curtis Frye, Think srl.
Microsoft Excel 2010
Microsoft Excel 2010

SEI servizi srl, Curtis Frye
Microsoft Project 2010
Microsoft Project 2010

Timothy D. Johnson, IT-Wire s.r.l., Carl Chatfield
Programmare Microsoft Visual Basic 2010
Programmare Microsoft Visual Basic 2010

Klaus Loffelmann, Sarika Calla Purohit, Michael Halvorson