Grandi libri. Le mie avventure con Omero, Rousseau, Woolf e gli altri immortali del canone occidentale

Grandi libri. Le mie avventure con Omero, Rousseau, Woolf e gli altri immortali del canone occidentale

A 48 anni, il critico cinematografico David Denby, alla ricerca della propria identità perduta nella nebbia delle immagini mediatiche, ritorna all'università e frequenta due corsi sui classici della letteratura e della filosofia dell'Occidente. Un'avventura che nasce dal desiderio di partecipare all'assillante dibattito tra la sinistra e la destra accademica sui cosiddetti corsi del canone occidentale. Denby ci conduce così in un viaggio, ora suggestivo, ora commovente, attraverso un'ampia collezione di grandi libri. Riscopre e s'innamora di Omero, di Platone, dei tragici greci e di Virgilio, dell'antico e del nuovo testamento di sant'Agostino, Boccaccio, Shakespeare, Jane Austen, Marx, Nietzsche e Virginia Woolf, e ricrea con vivida efficacia l'atmosfera delle lezioni, i metodi d'insegnamento di un gruppo di docenti brillanti e dotati, e le difficoltà degli studenti, cresciuti nel mondo dei mass media e spesso spaventati dalla complessità dei testi. Il risultato è un'opera straordinaria che fonde autobiografia, giornalismo, introspezione e critica letteraria (da dilettante dei libri come si definisce lo stesso autore). "Great Books" è una riflessione sull'America degli anni Novanta attraverso gli occhi di un uomo che ne vive in prima persona le contraddizioni, le debolezze e i punti di forza, uno sguardo sul presente attraverso la lente d'ingrandimento dello studio del passato, ma anche la storia di un viaggio ricco di insidie alla scoperta di se stesso: leggendo i capolavori del passato Denby ritrova il proprio passato e la propria identità, sfuggendo così al rumore e alla nebbiosa e vacua palude dell'universo dei mass media.
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