Mary e Joe

Mary e Joe

Mary vive in un incubo. La sua vita è un incubo, la casa sciatta in cui vive è un incubo, suo marito è un incubo e, a conti fatti, anche i suoi tre figli che tanto ama sono un incubo. Mary però vuole che questo incubo finisca, ma come si fa a porre fine a un incubo se non si tratta di un sogno ma di cruda e amara realtà? Mary vaga alla maniera di un animale che cerca soltanto di sopravvivere, in un mondo che non le appartiene e che detesta, popolato da persone sconce e immorali. Al posto dei colori delle favole, sullo sfondo dei paesaggi della storia c'è il grigio del cemento armato delle periferie e, a volte, il colore del sangue. Joe Rotto invece è alto. Ama vestirsi elegante e fuma le sigarette con il bocchino. Gira sempre accompagnato dal suo fedele e incontinente Sid. Le sue pose ricordano Humphrey Bogart e Cary Grant, ma il suo aspetto - i denti aguzzi da squalo, al posto degli occhi un'orbita vuota e una ferita suturata, e tre capelli di numero - è mostruoso come quello di John Merrick di Elephant Man. Mary e Joe non si incontrano mai per tutta la storia, ma le loro strade e il loro destino si incroceranno nel finale, nel momento in cui Joe diventerà complice delle fantasie criminali di Mary.
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