Il mondo come meditazione

Il mondo come meditazione

In questo volume sono raccolte tutte le poesie che Wallace Stevens ha scritto negli ultimi sei anni di vita. Si tratta, probabilmente, del punto più alto raggiunto dalla sua vicenda intellettuale e stilistica da uno dei maestri della poesia americana.Stevens è capace - come forse nessun altro in questo secolo - di conciliare densità e trasparenza, di cogliere l'essenza delle cose dietro e attraverso la loro vivida varietà e concretezza. "Stevens" come scrive Massimo Bacigalupo nella sua introduzione, "è sempre un poeta cristallino, senza oscurità se non nel senso materiale di una parola dura e oscura, come una tessera di mosaico (...) è un poeta-pittore originalissimo, di cui non confonderemo mai un verso con quello d'altri, eppure è anche il più nascosto ed anonimo degli scribi, quello che attraverso la sua opera conosciamo meno. Ma nelle sue poesie i critici riscontrano una nuova nudità, e in effetti molti testi sono spogli al massimo, come il mondo ridotto all'essenziale che descrivono." In questi versi "egli tocca dei punti nevralgici della nostra esistenza (...) Come in altre opere di poesia a suo modo pura, ad esempio nei sonetti di Shakespeare, il mondo diventa retorica ma poi la retorica della lingua più rigogliosa o semplificata torna a toccare il mondo. L'originalità e la potenza e l'umiltà artigianale di Stevens non sono seconde a nessun poeta della tradizione che egli rinnovò facendone tabula rasa".Edizione con testo a fronte.
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