La coperta azzurra

E' notte. In un modesto appartamento della periferia di Calcutta, dorme tranquilla una bambina che ha un giorno di vita, adagiata su una coperta azzurra carica di un passato famigliare allegro e doloroso insieme. Nella stanza accanto, un uomo di mezza età fissa sulla carta quel passato, par narrare alla bimba la propria storia e quella della sorella, scappata di casa tanti anni prima e morta nel darla alla luce. "Dopo molte estati e molti inverni" scrive il protagonista, "se crescendo diventerai una donna in gamba, come credo, un giorno ti fermerai. All'improvviso. Qualcosa che avrai visto o sentito farà riaffiorare in te uno smarrimento del cuore, una specie di vuoto in cui il sangue passa precipitoso, e in quel momento ti chiederai: 'Chi sono io?' E allora ti daranno questi racconti."Storia dopo storia, sul filo di ricordi trasfigurati dalla fantasia, affiorano l'infanzia, l'adolescenza e la prima età adulta di un fratello e una sorella che, oppressi dalla miseria e dalle violenze in famiglia, trovano rifugio soltanto nell'affetto profondo dell'uno per l'altra. Espressione concreta e simbolica del loro amore è la coperta azzurra, sulla quale i due ragazzini, ogni pomeriggio dopo la scuola, si sdraiano insieme a guardare un magnifico, immaginario cielo nero bardato di stelle. Ed è sotto quel cielo che si baciano per la prima volta, e tornano a baciarsi tra piacere e paura fin quando verrà scoperto il loro gioco segreto.Storia di tenera educazione sentimentale, attraversata da tragedie che il narratore restituisce con voce straordinariamente intonata. "La coperta azzurra" cala nella Calcutta dei nostri giorni - le baraccopoli, i chioschi di cibi caldi, le fabbriche abbandonate, l'aria torrida, la pioggia, una nevicata - scene e ritratti che hanno il sapore dell'istantanea.