La cliente

Nelle viscere degli Archivi generali di Parigi giacciono migliaia di lettere inconsultabili per legge: denunce anonime, delazioni, storie di ordinaria malvagità ai tempi dell'Occupazione tedesca. Un biografo a caccia di documenti si imbatte nel fascicolo che riguarda una famiglia ebrea di sua conoscenza, i cui componenti furono quasi tutti deportati: i Fechner, pellicciai da generazioni nel 15° arrondissement tuttora attivi e stimati. La ricerca della spia si conclude rapidamente: il colpevole ha un nome, ed è vicino, molto vicino ai Fechner, e ancora oggi li frequenta, come se nulla fosse. E' una loro cliente. Ma quali motivi l'hanno spinta a un gesto tanto spregevole? Quale verità si nasconde dietro quell'azione crudele? E ancora: chi sa e chi non sa? E perché chi è al corrente tace da tanti anni? Da qui parte l'inchiesta del biografo che in breve sprofonderà in una spirale vertiginosa, un gioco diabolico di riflessi della memoria, della psiche, dove i ruoli sono incerti e indistinto il confine fra vittime e carnefici... Non bisognerebbe mai conoscere le persone che si vogliono odiare. Sottile thriller psicologico, La cliente mostra con spietata lucidità l'irrompere del mistero e del male nella vita quotidiana, al di sotto della quieta superficie rassicurante: il male che si commette e quello che si subisce, fino a farne una cosa sola. Con stile sorvegliato ed elegante, Pierre Assouline orchestra un romanzo avvincente, sostenuto da una scrittura calibratissima in grado di dar voce alle più intime inquietudini e di tracciare figure riflesse, dai volti cangianti, perfetta realizzazione della frase paolina, spesso ripetuta nel libro, 'Per speculum in aenigmate'.