Dite la vostra. Scritti giovanili

Dite la vostra. Scritti giovanili

Raccontini, recensioni, numeri unici di riviste, polemiche feroci e dibattiti. Oltre 350 testi documentano dieci anni decisivi nella formazione di Cesare Zavattini. "Sarebbe piaciuta questa raccolta di prose giovanili" scrive Valentina Fortichiari nella sua prefazione. "L'avrebbe sfogliata, fermandosi a saggiare qualche pagina, a rileggere passaggi, con quella sua attenzione compiaciuta che gli faceva arricciare il naso e strizzare gli occhi. Riandando sulle orme dei ricordi, come amava fare, quando era palpabile la gioia del momento ritrovato quasi fosse intatto nelle sue narici e nello sguardo. Perché lo stile, la cifra di Za ormai non può coglierlo impreparato... Non è difficile immaginare chi e come doveva essere il giovane Za a Parma: Conti nella sua introduzione ce lo mette davanti agli occhi e ci fa vedere e capire qual era il clima culturale di quegli anni. 'Il gioco era aperto': con le sue gag, i travestimenti non solo verbali, le sue improvvisate scenette, Za ci stava bene in mezzo ai suoi allievi quasi coetanei e li faceva divertire, li ipnotizzava persino. Apriva le loro menti. 'Rompere le regole' in ogni modo: era il motto di quell'istitutore davvero speciale, pieno di fantasia, che si sfrenava nei giochi d'acqua e li faceva recitare. Tutto concorreva a formare lo scrittore e l'artista, niente andava perduto, ogni esperienza lasciava segni profondi... Nelle prose qui raccolte è sorprendente il gioco puro della parola e sulla parola, senza l'ipocrisia o le malizie del pensiero, il coraggio delle sincerità, della intelligenza ancestrale, quella che precede la storia, la cultura."
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