Il giardino della mia amata

Carlitos Alegre, diciassettenne rampollo di una famiglia alto-borghese, vive una giovinezza spensierata nella Lima degli anni cinquanta. Per lui l'esistenza è un insieme divertente di associazioni di idee che lo fanno scoppiare in sonore e inopportune risate. Una sera, a una festa nella villa di famiglia, inebriato da una canzone irresistibile, Carlitos si lancia in un ballo con una bella signora che ha quasi il doppio dei suoi anni: Natalia de Larrea, ambita preda dei notabili locali. Lui le pesta i piedi e le sussurra parole eccitanti, sincere e calde; lei viene sopraffatta dalla tenerezza e dal desiderio intuendo subito la dote più grande di quel giovane distratto, religioso e puro: l'assoluta mancanza di pregiudizi. Nasce così una storia d'amore straordinaria, che trova lo sfondo ideale nello splendido e ammiccante giardino dell'amata, una tenuta di campagna con camerieri italiani, autista biondo e prestante, piscina e reminiscenze letterarie. Ma una passione stravagante e coraggiosa è destinata a suscitare scandalo, invidie e gelosie, perché il mondo chiuso dell'oligarchia peruviana ha fatto di Natalia una vittima della propria bellezza, e di Carlitos il bersaglio di arrampicatori senza scrupoli... Alfredo Bryce Echenique tratta i suoi temi di sempre, come l'amore e l'amicizia, con sensualità, raffinatezza e un personalissimo humour corrosivo, così sapiente da rendere lieve la citazione, incalzante il ritmo, gustosi i giochi di parole; sino a un finale dolceamaro, commovente e insieme buffo come le cose della vita.