Pablo Larraín

Pablo Larraín

A 50 anni dal golpe che portò al potere Augusto Pinochet, Pablo Larraín è forse il più famoso, amato e premiato dei registi sudamericani, che alla dittatura in Cile ha dedicato buona parte dei suoi film. Figlio ribelle e provocatore di una famiglia di destra, vicina al regime dittatoriale, Larraín ha raccontato i lati oscuri del suo Paese d’origine, gli orrori di quel mondo ma anche gli eroi che hanno cercato di tirarlo fuori dalle tenebre, come Pablo Neruda o i pubblicitari che fecero cadere il regime. Larraín però è anche il principale narratore delle grandi figure della storia recente, autore capace di reinventare le biografie con tagli e sguardo assolutamente originali. Ecco perché ha raccontato Jacqueline Bouvier Kennedy (Jackie) o Lady Diana (Spencer) come nessun altro. Ecco perché in El Conde, suo ultimo film – visto in anteprima esclusiva dall’autore del libro, selezionatore alla Mostra del Cinema di Venezia – il protagonista, Pinochet (infine), è… un vampiro. La monografia di Emanuele Rauco è finora la più completa analisi critica, supportata da un’intervista esclusiva a Larraín in persona, regista che sa riscrivere la Storia, raccontare le persone che l’hanno vissuta e nel frattempo regalarci grande Cinema.
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