Gli scugnizzi caracciolini. Immagini di una memoria napoletana

Gli scugnizzi caracciolini. Immagini di una memoria napoletana

«Ci sono nella terra miniere per attingervi ricchezze; anche nel cuore dobbiamo conservare accumuli di vita, di grandezza: questi, a chi sa raccoglierli, sono presso ai poveri e agli abbandonati. Ma chi è il minatore? Un eroe e un angelo insieme: spesso è una donna sublime - come qui - sulla Nave.» (Maria Montessori). «Ho visto! Grazie Signora per il mio paese. L'opera Sua di abnegazione avrà quel riconoscimento dovuto e quella gratitudine piena che si deve a chi tutto dà - nulla ricevendo - per il bene dei minori che sapranno, per i sentieri, quando l'animo loro sarà fiorito - il bene da lei conferito ad essi ed all'Italia. Li saluteranno questi piccoli - artefici insigni, uomini di pensiero e soldati prodi - li saluteranno nella Grande Italia - figli purissimi ed il pensiero grato ed entusiasta volerà a Lei.» (Raffaele Viviani). «Napoli divenne "meta degli studiosi di pedagogia di tutto il mondo civile" e fu "additata ad esempio in paesi distanti fra loro come il Giappone e la Svezia, la Repubblica di Cuba e l'Argentina. E questo fu precisamente dal 1913 al 1928 quando il suo porto ospitava la Nave Asilo Caracciolo".» (Lieta Nicodemi, 1947)
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