Intimità culturale. Antropologia e nazionalismo

Intimità culturale. Antropologia e nazionalismo

La voracità sessuale dei greci, l'aggressività degli americani, la furbizia degli italiani... ogni nazione ha i suoi stereotipi che la cultura ufficiale tende a nascondere, per controllare la propria immagine pubblica. Noi stessi li rifiutiamo, quando ci sono attribuiti da 'altri' che violano la 'nostra' "intimità culturale", lo spazio su cui si fonda il rassicurante sentimento di appartenenza alla comunità o, come dice Herzfeld, "il riconoscimento di quegli aspetti dell'identità culturale, considerati motivo d'imbarazzo con gli estranei, ma che nondimeno garantiscono ai membri la certezza di una socialità condivisa", centrale nella costruzione del 'carattere nazionale'. Ma rendere assoluti, slegati dalla storia e dai cambiamenti, carattere e cultura di un popolo può condurre a un'illusione pericolosa: credere di essere una razza pura, che deve essere tutelata da ogni contaminazione, aprendo così le porte al nazionalismo, al razzismo, all'intolleranza...
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