Dopo l'Iraq. 8° rapporto sull'economia globale e l'Italia

Dopo l'Iraq. 8° rapporto sull'economia globale e l'Italia

La guerra all'Iraq è solo un capitolo, e forse neppure quello più importante, di una storia delle relazioni internazionali e della lotta al terrorismo che gli Stati Uniti hanno la ferma intenzione di (ri)scrivere e che riguarderà da vicino anche ciascuno di noi. 'Noi' come un mondo sempre più economicamente interdipendente, ma politicamente frammentato; 'noi' come Europa, protesa non sempre con successo verso una maggiore integrazione che non sia solo economica, ma anche politica e, perché no, militare; 'noi' come Italia, un paese che, avendo scoperto da poco il principio dell'alternanza fra uno schieramento di centrodestra e uno di centrosinistra, non sembra però avere ancora capito che, a seconda che governi l'uno o l'altro, anche il 'modo' di stare dentro l'Europa o l'alleanza con gli Stati Uniti può variare, senza per questo diventare pregiudizievole per l'interesse nazionale o addirittura politicamente illegittimo; 'noi' come singoli individui, che votiamo, investiamo, consumiamo e vogliamo farlo in un contesto pacifico. Questo libro ha soprattutto una funzione. Di fornire una fotografia il più possibile realistica e tempestiva della situazione. Ma anche e soprattutto di far riflettere. Senza peli sulla lingua. (Dalla Prefazione di Piero Ostellino Presidente del Centro Luigi Einaudi)
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