La mia storia non la tua. La costruzione dell'identità chicana tra etero e autorappresentazioni

La mia storia non la tua. La costruzione dell'identità chicana tra etero e autorappresentazioni

L'identità chicana, messicano-americana, già nel nome porta inscritta la doppia appartenenza. È un'identità in divenire, che si è trasformata in connessione con gli eventi: ha cercato un''integrazione' nei momenti di maggiore propensione verso l'inserimento - mai del tutto possibile - nel contesto USA; si è 'solidificata' nei momenti di maggiore propensione al conflitto, nel confronto con l'identità bianca angloamericana. Ma è comunque un'identità ibrida: i messicano-americani rivendicano il loro diritto a sentirsi per l'appunto messicani e americani, senza riconoscersi in una rappresentazione unitaria e totalizzante che non rispetterebbe le loro diversità. Dalla ricerca e dal dialogo con il mondo chicano, l'autrice ricava non solo una conoscenza profonda delle posizioni politiche e culturali di tale movimento, ma anche il senso della sua pluralità e dell'intenso dinamismo insito nel suo percorso storico. Le questioni della rappresentazione e del potere non riguardano, infatti, solo l'egemonia della cultura dominante angloamericana, ma anche quella della classe media chicana sulla classe più povera, degli uomini sulle donne, delle donne eterosessuali sulle donne queers, dei genitori sui figli. Come scrive Renato Rosaldo nella sua prefazione: "Il movimento di questo libro procede dunque dal maschile al femminile, dall'etero all'omosessuale. In breve, le identità diventano fluide, mutevoli e plurali. L'autrice mostra la validità di ciascuna prospettiva presa in esame, pur mantenendo - al tempo stesso - il carattere politico della vita chicana".
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