Christopher Dresser 1834-1904. Il primo industrial designer per una nuova interpretazione della storia del design

Christopher Dresser 1834-1904. Il primo industrial designer per una nuova interpretazione della storia del design

Christopher Dresser (1834-1904) è il più straordinario designer dell'Ottocento. La qualità e la modernità di molti suoi oggetti, e dei suoi principi progettuali, gli hanno valso il titolo di 'padre del design moderno'. Il libro esamina l'attività di Dresser, ma intende anche riflettere sul perché sia stata a lungo sottovalutata dalla storiografia, specie in Italia. A tal fine ricostruisce, anche allegando scritti in gran parte mai prima tradotti, il formarsi dei design come pratica e come pensiero progettuale nell'Inghitterra investita dalla rivoluzione industriale. Emerge l'importanza di Dresser come elemento di connessione tra quel gruppo di teorici e progettisti di cui è stato allievo che, costituitosi alla metà dei XIX secolo intorno a Henry Cole, ha mirato a definire una metodologia progettuale adeguata alla produzione industriale; e gli sviluppi dell''industrial design' nel XX secolo come percorso in separazione da quello tradizionale delle arti applicate. Ne deriva un filo conduttore della storia dei design diverso da quello proposto negli anni trenta da Nikolaus Pevsner ("da Morris a Gropius"), tuttora ampiamente diffuso, che ha posto alle origini dell''industrial design' il romanticismo filoartigianale di john Ruskin e di William Morris. Si formula così l'ipotesi di una storia multilineare dell''industrial design', intreccio di percorsi diversi caratterizzati dalle differenti posizioni assunte nei riguardi dell'irruzione e dell'evoluzione della tecnica.
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