Elogio del tradimento. Conquista, tradisci, nega!

Elogio del tradimento. Conquista, tradisci, nega!

Dimostrando come la fedeltà sentimentale sia indotta e innaturale, "Elogio del tradimento" acciuffa il lettore e lo porta in giro per la geografia, la storia, l'arte e l'etimologia al fine di spiegargli con brio che la concezione negativa del tradimento è un'ossessione tutta contemporanea e occidentale che deriva da una forzatura linguistica e moralistica della figura di Giuda, il "traditore" per eccellenza, che va assolutamente rigettata. E che tradire in segreto e in libertà consente di decostruire la vigente e ridicola concezione sacrale dell'amore fedele che è anche offensiva nei confronti di Dio, l'unico a cui si deve un trattamento deistico; di soffrire meno nel caso in cui il partner fisso ci lasci; di vivere ancora il brivido di un nuovo innamoramento che ci è invece negato dalla boriosa fedeltà o da pratiche contemporanee vieppiù diffuse quali la coppia poliamoristica, lo scambismo, il sesso virtuale, l'autoerotismo e la fruizione della prostituzione; di migliorare le condizioni dell'individuo, del lavoro, della società e dell'economia; infine rappresenta una soluzione almeno temporanea al problema del bisogno d'amore dei single.
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