Educare alla diversità sociale, culturale, etnica, familiare

Educare alla diversità sociale, culturale, etnica, familiare

E passato ormai molto tempo dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Fanciullo che ha riconosciuto, in questo modo, uno status giuridico al diritto all'identità, al rispetto del contesto culturale di ogni bambino e all'insegnamento della tolleranza. Nella pratica, però, l'educazione si è mossa con la lentezza di una tartaruga e ci sono ancora tantissime conoscenze da approfondire e diffondere per poter educare i nostri bambini nel suo spirito. Il termine "diversità" include la lingua, il sesso, le caratteristiche fisiche, l'origine sociale e la religione. Gli educatori influenzano molto il modo in cui i bambini concepiscono la diversità. Le strutture educative collettive, le strutture educative familiari e la scuola costituiscono i luoghi nei quali il bambino muove i primi passi nella società e fuori della famiglia. Si tratta di passaggi tra la sfera privata e la sfera pubblica, di luoghi nei quali il bambino può vivere le prime esperienze sociali e dove riceverà e costruirà le prime rappresentazioni della società in cui entra, che gli comunica o meno un messaggio di benvenuto.
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