Universo concentrazionario 1943-1945 (L')

Universo concentrazionario 1943-1945 (L')

Non è quindi l'antisemitismo, secondo Rousset, il trattato distintivo della filosofia delle SS. Furono circa un milione le persone coinvolte direttamente nell'esecuzione materiale dell'Olocausto e nella gestione dei lager nazisti in tutta Europa; tutte, a suo avviso, partorite dall'incandescente crogiuolo della lotta politica nella Germania weimariana. Contro le spiegazioni etnocentriche della 'predisposizione' dei tedeschi, Rousset rimette in campo quindi l'esclusiva centralità della politica, lasciando intravedere dietro l'abominio dell'universo concentrazionario la pace umiliante di Versailles e la crisi della Repubblica di Weimar... E' proprio alla portata analitica e conoscitiva della coppia oppositiva 'vincitori e vinti' che Rousset affida la sua 'spiegazione' dell'universo concentrazionario. La vittoria del nazismo ha avuto un effetto devastante, il terrore che ne è seguito ha bruciato tutti i livelli di consapevolezza, ha colpito il cuore e le menti degli uomini, ha sgretolato ogni forma di appartenenza sociale e collettiva, anche quelle apparentemente granitiche della classe operaia. (Giovanni De Luna)
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