Fotopoesie

Fotopoesie

Mi piace ricordare Umberto Eco nel suo "Lector in Fabula", scritto a proposito della cooperazione interpretativa nei testi narrativi, proprio scrivendo la mia recensione al libro "Fotopoesie" scritto da Orlando Amedeo Cangià. In quel caso, Eco, ci invitava a riflettere sull'esigenza, di fronte a un testo scritto, di fare una scelta: quella di parlare del piacere che dà un testo o quella di parlare del perchè un testo può dare piacere. In questo caso, il libro di Cangià, non solo si compone di poesie davvero belle, di piacevole lettura e rilettura. Ma ci aiuta a riflettere sul valore più profondo e sul senso stesso della bellezza, in un crescendo di percorsi e di spunti. Le immagini, frutto dell'ingegno fotografico dell'Autore, non accompagnano solamente la parola, ma con essa si fondono, regalandoci una emozione unica, commovente. Senza accorgercene, Cangià ci ha già presi per mano, mostrandoci ricordi, pensieri, stupori, desideri, incontri, gioie e dolori. Ci fa partecipi e ci dona un frammento della sua stessa vita, ma lo fa come solo i grandi poeti sanno fare: facendosi carico di una intera umanità di sentimenti e di emozioni. E con lui gettiamo tutti uno sguardo su quell'immenso cielo stellato che ognuno porta "dentro" di se. Ecco quindi comparire l'Uomo con la U maiuscola, in ogni verso del Maestro Cangià. Ecco quindi che l'Autore scopre, e noi con lui, una nuova consapevolezze, un nuovo Umanesimo, fatto di senso e di responsabilità. Dove ogni ricordo, ogni desiderio, ogni battito d'ali di farlalla, ogni fiore, ogni onda del mare, palpitano ritmicamente, e con essi ci muoviamo tutti, riscoprendoci profondamente esseri umani. Come non pensare a Kant quando scrive: "Sublime è il senso di sgomento che l'uomo prova di fronte alla grandezza della natura sia nell'aspetto pacifico, sia ancor più, nel momento della sua terribile rappresentazione, quando ognuno di noi sente la sua piccolezza, la sua estrema fragilità, la sua finitezza, ma, al tempo stesso, proprio perché cosciente di questo, intuisce l'infinito e si rende conto che l'anima possiede una facoltà superiore alla misura dei sensi". E proprio sublime, è anche la lettura di questo piccolo gioiello,"Fotopoesie", un capolavoro dell'arte poetica contemporanea, un libro che dispiace terminare, e che lascia una gran voglia di essere riletto. Una raccolta di poesie che ci arricchisce di mille spunti, strade e percorsi, ma che ci insegna una sola, grande verità: la grandezza incommensurabile dell'animo umano.
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