Sogni appesi al confine della solitudine

Sogni appesi al confine della solitudine

È come perdere l'equilibrio, una storta, un attimo di sbandamento e sei per terra, tutto quello che Mia viveva, aveva questa forma. La paura di perdere, la paura di perdersi. Non era capace di reagire, non guardava la realtà, o se ci provava, poi, si tirava subito indietro perché non si sentiva all'altezza, eppure amava tutto, amava tutto della vita, ma non amava se stessa forse, o sicuramente si prendeva troppo poco cura di lei. Preferiva ignorare tutto, ignorare anche la verità per paura di star male, di soffrire, paura di vivere, paura di vivere come voleva, e come sognava.
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