Il futuro è morto. Psicogeografia della modernità

Il futuro è morto. Psicogeografia della modernità

Oltre a Ballard, saggi e interventi di E.F. Carabba, P. Dalla Vigna, P.K. Dick, U. Fadini, M. Guareschi, S. Loria, D. Marchi, G. Pascucci, T. Villani. Il futuro è morto. Non è altro che una constatazione. Il tempo a cui apparteniamo è il presente in divenire e per questo ricco di possibilità. Tutto ciò che circonda non è fuori di noi, siamo noi, senza più confini, aperti a metamorfosi indotte dalle tecnologie e dalla comunicazione multimediatica. Un presente molteplice e sincretico si offre come un territorio, lo spazio dilatato dello spaesamento permanente in cui elementi arcaici si coniugano con il dispiegarsi della realtà virtuale. Il rischio estremo, in questo passaggio, potrebbe consistere nel decidere che il mondo non ha più nulla da offrire e che i luoghi dell'esperienza sono scomparsi. Invece, è l'esperienza stessa che viene modificata e ci richiede di essere sempre più sensori capaci di interrogare un nuovo paesaggio.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Capire l'induismo
Capire l'induismo

Vasudha Narayanan, G. Salvia
Capire il taoismo
Capire il taoismo

A. Pini, Jennifer Oldstone-Moore
Nel giardino del diavolo. Storia lussuriosa dei cibi proibiti
Nel giardino del diavolo. Storia lussuri...

M. Migliaccio, Stewart Lee Allen
New York Blues
New York Blues

D. Vezzoli, Cornell Woolrich
Autobiografia
Autobiografia

Pasternak Boris
Messa di mezzanotte
Messa di mezzanotte

Paul Bowles, K. Bagnoli, F. Bandel Dragone
Palazzo Yacoubian
Palazzo Yacoubian

'Ala Al-Aswani, B. Longhi
Le relazioni pericolose
Le relazioni pericolose

Choderlos de Laclos, Pierre
L'altro
L'altro

Kapuscinski Ryszard
Il mercante d'acqua
Il mercante d'acqua

Francesco Gesualdi