Ambiente Italia 2003. 100 indicatori sullo stato del paese. Il mondo che cambia tra clima e povertà

Ambiente Italia 2003. 100 indicatori sullo stato del paese. Il mondo che cambia tra clima e povertà

"Ambiente Italia 2003" tra dinamiche italiane e globalizzazione, tra clima e povertà. Il Rapporto annuale di Legambiente - curato dall'istituto Ambiente Italia e realizzato in collaborazione con il Comitato Scientifico di Legambiente - anche quest'anno affianca al tradizionale aggiornamento dei dati e delle informazioni sullo stato dell'ambiente italiano, un'analisi accurata delle connessioni sempre più strette tra questioni locali e globali e tra indicatori ambientali e sociali. Il Rapporto 2003 è anche una risposta puntuale e documentata alla ventata di 'ecoscetticismo' che soffia sull'Europa e non solo: a quanti cioè, dal danese Bjorn Lomborg ai suoi molti epigoni, negano la fondatezza e la pericolosità dei problemi ambientali denunciati dagli ambientalisti. Il 2002 è stato l'anno della Conferenza di Johannesburg, il cui esito più che deludente ha confermato l'estrema difficoltà in cui si trovano i tentativi per affrontare su basi multilaterali i problemi ambientali e sociali planetari. Nel saggio che apre "Ambiente Italia 2003" e nei 100 indicatori del rapporto vengono esaminate le ragioni e documentati gli effetti di questo stallo: che impedisce, per esempio, l'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni di gas serra, ormai apertamente boicottato dagli Stati Uniti, che accentua iniquità squilibri degli attuali processi di globalizzazione, che rende sempre più evidente e drammatico, l'intreccio tra degrado dell'ambiente e povertà. L'Italia è tutt'altro che fuori da questi scenari: le emissioni italiane di gas serra non accennano a diminuire e le merci e i passeggeri continuano a viaggiare prevalentemente su strada, in un Paese che registra il collasso della Fiat ma vanta il primato assoluto in fatto di automobili per abitante. E i paradossi non finiscono qui: abbiamo grande abbondanza di risorse idriche ma per il pessimo stato della rete acquedottistica milioni di italiani hanno l'acqua razionata diversi mesi all'anno. Accanto ai segnali negativi, alcune tendenze promettenti: cresce il mercato dei prodotti agricoli biologici e tipici, si consolida la rete dei parchi e delle aree protette. Ma in generale, l'Italia mostra un ritardo preoccupante dai principali partner europei su tante questioni: un terzo delle acque reflue non ancora depurato, raccolta differenziata dei rifiuti quasi assente in tutte le regioni meridionali, persistenti fenomeni di illegalità ambientale, scarsa innovazione tecnologico-ambientale. Da "Ambiente Italia 2003" esce la fotografia di un Paese dove chi ha responsabilità di governo ancora non ha capito che migliorare l'ambiente è un ingrediente fondamentale per ogni opera seria di modernizzazione. Legambiente è l'associazione ambientalista più diffusa in Italia, con oltre 1000 gruppi locali, 20 comitati regionali e circa 110000 tra soci e sostenitori. Tra le iniziative più importanti e popolari di Legambiente, le grandi campagne di analisi e informazione sull'inquinamento (Goletta Verde, Treno Verde, Fiuminforma, Salvalarte, Mal'Aria); le attività di volontariato e turismo ambientale (Operazione Spiagge Pulite, Puliamo il Mondo/Clean-up the World, Festa dell'Albero, Cento Strade per Giocare, Nontiscordardimé-Operazione Scuole Pulite, campi estivi); le iniziative e proposte per la riconversione ecologica dell'economia e per l'occupazione; le battaglie contro l'ambiente illegale e le ecomafie; l'impegno per una piena valorizzazione delle aree protette e delle economie territoriali basate sulle produzioni tipiche di qualità; le attività di educazione ambientale e di formazione che coinvolgono migliaia di insegnanti e di ragazzi; l'azione per evidenziare e contribuire a combattere l'intreccio tra problemi ambientali globali e sottosviluppo. Legambiente invia in abbonamento ai soci il mensile "La Nuova Ecologia". Hanno collaborato: Lorenzo Bono, Roberto Della Seta, Giuseppe Dodaro, Rosario Mosello, Sandro Polci, Valentina Tarzia, Edoardo Zanchini.
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