Fuorigioco

Fuorigioco

"Nell'anno 075 i massimi organismi dirigenti decisero di sopprimere il pallone. Da quel momento l'entrata del giocatore stesso nella porta avversaria valse una rete... Il nome calcio scomparve: non si addiceva più al nuovo gioco... Credo di essere rimasto uno degli ultimi a ricordarmene..." Così si racconta Stan Skavelicz, l'anziano telecronista sportivo che commentò l'ultima partita, il giorno in cui il calcio morì. Ora un'emittente televisiva gli ha commissionato un servizio su quell'antico sport e lui, costretto a un doloroso viaggio tra i ricordi, fruga tra documenti e immagini d'archivio. Ambientato in un futuro prossimo, lo spendido racconto di Patrick Cauvin, illustrato da Enki Bilal, fa riflettere su un tema di tragica attualità... con un filo di speranza.
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