Roma del Gambero Rosso 2005

Roma del Gambero Rosso 2005

Quest'anno la novità è sotto gli occhi di tutti: meno indirizzi di ristoranti ma molta più attenzione alla qualità. Una scelta strategica, in una città che offre davvero tanto dal punto di vista gastronomico, e dove è molto difficile orientarsi, senza incappare in qualche incidente di percorso. Una scelta che premia i locali che puntano sulla professionalità (in cucina e in sala), senza concessioni all'improvvisazione (bandita la sciatteria). È cresciuto molto rispetto allo scorso anno il livello medio/alto della ristorazione romana e ci sono piacevoli 'new entry' anche molto oltre i confini cittadini. Abbiamo rivisto, infatti, la geografia della guida allargando il raggio d'azione a tutta la regione e inserendo così tanti ottimi locali da tenere presente magari per il fine settimana: dalla Trota di Rivodutri, a Pascucci al Porticciolo di Fiumicino, dal Funghetto di Latina a Orestorante di Ponza, dal San Rocco di Monterotondo al Focarile di Aprilia, da Villa Euchelia di Castrocielo a Le Colline Ciociare di Acuto, dalla Torre di Fiuggi, a Pierino di Anzio, da Chinappi di Formia all'Angolo d'Abruzzo di Carsoli, unico sconfinamento regionale ma in realtà ad un'ora dalla Capitale. Cresciuto ancora l'interesse verso 'i luoghi del vino': aumenta il numero dei wine bar, a conferma di una tendenza degli ultimi tempi. Certo, c'è qualcuno che preferisce dare più importanza all'arredamento, trascurando la sostanza e c'è purtroppo la nota dolente dei prezzi, che hanno subìto un'ulteriore accelerazione verso l'alto, ma non è solo colpa dei ristoratori e dei commercianti (l'economia segue le sue regole). I punteggi sono buoni, gli oscar nei vari settori molti e meritati, le novità sono promettenti. La sorpresa dell'anno è che ad affiancare Heinz Beck nell'Olimpo delle 'Tre Forchette', c'è Antonello Colonna, il cuoco-manager che ha dato nuova dignità ai piatti della campagna romana. AI di là dei 'grandi', non perdete però di vista i locali contraddistinti dai gamberi, il simbolo che contraddisitingue i migliori trattorie e winebar: lì è assicurata un'esperienza comunque piacevole a prezzi contenuti. E magari c'è anche la possibilità di costruirsi un percorso su misura. Se poi tutto ciò non bastasse, c'è una ricchissima sezione comprare per dar vita ad una tavola 'privata' degna del miglior chef. Tecnica a parte, naturalmente. Per quella non restano che le scuole. Ma anche su questo possiamo darvi una mano. Infine, un parola sull'indice quest'anno particolarmente ricco e articolato, con la divisione degli indirizzi di tutte le sezioni per zona e categoria.
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