Pensare col corpo. Perché pensare solo con pochi centimetri di materia grigia quando è possibile farlo con tutto il corpo?

Pensare col corpo. Perché pensare solo con pochi centimetri di materia grigia quando è possibile farlo con tutto il corpo?

La percezione interna del corpo cambia concretamente il nostro rapporto con la nostra professione, lo spazio, il tempo, le persone, il vestire, il linguaggio, il cibo, la sessualità. Sempre più va facendosi strada l'idea che così come la mente e la sua struttura emotiva determinano la forma e la salute del nostro corpo, analogamente la nostra organizzazione fisica determina i nostri pensieri e le nostre emozioni. Al proposito già Einstein sosteneva che "abbiamo bisogno di pensare con sensazioni nei nostri muscoli". "Pensare col corpo" è in pratica un invito motivato a non limitare le nostre capacità di pensiero ed elaborazione della realtà alla sola mente, per potersi concedere di pensare con tutto il corpo. Una buona definizione potrebbe essere: "semplice ma non semplicistico" sia per le informazioni che offre, sia per il modo in cui vengono presentate al lettore. Il libro è stato infatti scritto a quattro mani da un medico e ricercatore che ha studiato e insegnato le reciproche relazioni fra fattori psichici, fisici e culturali, e da una giornalista con esperienza diretta nello stesso campo: il risultato è un testo piuttosto avanzato dal punto di vista teorico, ma immediato e simpaticamente informale ricco di esempi pratici e aneddoti illuminanti.
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