Di viaggi e di mare

Di viaggi e di mare

Nel 1842 Dickens si reca negli Stati Uniti. La traversata si conclude a Boston, da dove lo scrittore si dirige prima a New York, poi a Philadelphia e Washington; lì incontra molti politici e lo stesso presidente. Naviga sul Potomac, si sposta a Richmond, Pittsburgh, Cincinnati e raggiunge la foce dell'Ohio. Da li si addentra nella parte occidentale del Paese, per ritornare a nord verso le cascate del Niagara. Il suo è un viaggio avventuroso e pieno di pericoli dato che i battelli a vapore hanno una pericolosa tendenza a esplodere. Descrive con grande vividezza il paesaggio che attraversa e con grande ironia, anzi, spesso in modo satirico, gli usi e costumi degli americani. Nella seconda e terza parte dell'antologia, inedite in Italia, sono state raccolte le descrizioni di Calais, della stazione termale di Boulogne-sur-Mer, ma soprattutto di Parigi, che lo scrittore dice abitata da Lunari, e tre racconti di mare dedicati ai mormoni che emigrano verso gli Stati Uniti, a un naufragio sulle coste del Galles e a un viaggio in nave vissuto fra sogno e realtà.
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