Manera il bandito

Manera il bandito

"La pena classica per gli infami è un colpo di Magnum 357 esploso con la canna a dieci centimetri dal tacco della scarpa che ti spappola il calcagno e ti lascia per il resto della vita a camminare zoppo con una gamba più lunga e una più corta". La malavita e il suo linguaggio esoterico, il suo pensiero, i suoi codici e la sua etica. Gli uomini di mala, le armi, i rituali, i tatuaggi, le rapine e il modus operandi dei rapinatori. "Io ho fatto tante cose sbagliate, ma ho pagato tutti i danni. Ho sopportato 19 anni di galera, ho accettato la mia pena con dignità, non ho cercato sconti, non ho infamato nessuno. E questo è un orgoglio che nessuno mi può togliere, l'unico forse della mia vita balorda". La storia criminale di Giorgio Moro, bandito e rapinatore pordenonese con le mani larghe e pesanti come la lama di una 'manera' contiene il crudo resoconto di una vita balorda e un realistico spaccato dell'ambiente malavitoso.
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