Strani attrattori. Antologia di fantascienza radicale

Strani attrattori. Antologia di fantascienza radicale

Alla fine degli anni Ottanta, sulle migliori riviste e fanzine di fantascienza americane e inglesi, viene pubblicato un annuncio che invita a spedire contributi per la redazione di un'antologia riservata a brani censurati dagli editori 'commerciali' a causa della durezza degli argomenti trattati o dello stile spericolato. Il risultato sconcerta gli stessi promotori dell'iniziativa: 'classici' come Farmer, 'cattivi maestri' della new wave come Ballard e Burroughs, i migliori esponenti del cyberpunk, primi tra tutti Sterling e Gibson, e le 'speranze' della nascente scena underground rispondono entusiasticamente inviando stupendi racconti brevi. Questa raccolta viene allora affidata a tre grandi maestri della scrittura fantascientifica e radicale: il prodotto finale è una miscela esplosiva - ad altissimo livello - di sperimentalismi, argomenti scottanti, provocazioni culturali, statement politici e humour nerissimo. Finalmente anche in Italia una delle più importanti antologie di fantascienza, considerata dai critici allo stesso livello di "Dangerous Visions" e "Mirrorshades", una raccolta che ha messo in luce le gravi contraddizioni dell'editoria 'mainstream' e le potenzialità creative della più completa libertà di scrittura. Completano il volume le illustrazioni dei migliori artisti della scena alternativa americana.
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