I giovani e l'etica ontica

I giovani e l'etica ontica

E una sintesi estratta dalle conferenze tenute dall'autore nell'arco di dieci anni (2000-2010) nel corso di residence rivolti a giovani in Brasile, Finlandia, Italia, Lettonia, Federazione Russa, Cina, Perù, Venezuela, Germania, Ucraina, Mongolia, Egitto, Somalia, Congo, Algeria, Siria, Inghilterra, Spagna. In modo apriorico, la vita è se stessa per se stessa, con se stessa. Sempre e comunque. Le sue individuazioni esistono finché la rappresentano. Dopo di che, sono molto relative. Che esistano o non esistano, per la vita in sé è indifferente. L'uomo è un'individuazione personale. Se egli non progetta il proprio esistere in continua autoctisi evolutiva, resta oggetto potenziale e disponibile per investimenti allogeni. Quindi la perdita di se stesso è attivo autosabotaggio che si può scaricare contro se stessi, o sui collegati affettivi. Nel caso dei giovani, quando smettono di auto-centrarsi nella autoproduzione di valore per se stessi, sotto l'aspetto organico, sociale e intellettivo, inizia il collasso. La vita, nell'individuazione personale è sempre un'opportunità con responsabilità. Il libero arbitrio è dato per essere riusciti impresari di se stessi.
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