L'utopia della legalità

L'utopia della legalità

Improvvisamente, un piccolo e indistinto centro del meridione d'Italia rimane scosso dalla contemporanea morte di due suoi importanti concittadini: un grande medico filantropo, tutto votato al sollievo degli ammalati, e un importante politico corrotto e corruttore, diretta espressione del potere criminale. Due personaggi contrapposti che scatenano altrettanti contrapposti stati d'animo nei compaesani; di sincera benevolenza per il primo e di ampia esecrazione per il secondo. E anche Nostro Signore, appena accoglie le due anime in cielo, con parole di fuoco condanna al castigo eterno il politico, mentre al benefattore spalanca le porte del Paradiso. Esordisce così il romanzo di Isabella Loschiavo, con un prologo che ha la parvenza di un epilogo. In realtà, la storia continua con un avvincente sviluppo lineare. Sicché, mentre il turpe politico scompare dalla scena, il medico buono, in virtù dei propri meriti, riceve invece da Dio il privilegio di poter comunicare dall'Oltretomba nel mondo dei viventi con i propri cari. Il testo include delle schede di analisi testuale e riflessione lessicale e grammaticale.
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