Volevo un fante di cuori. Fisiopatologia della donna abbandonata

Volevo un fante di cuori. Fisiopatologia della donna abbandonata

Esiste il gene dell'abbandono, una predisposizione a essere lasciate dal proprio partner. Claudia, la protagonista di questo divertente romanzo ne è convinta. Tanto da aver stilato una casistica degli uomini tipo: il "fedele", il "contemporaneo occasionale", o il "sequenziale alternante", o anche "l'infedele sostanziale". Se si fa parte di una famiglia con il gene dell'abbandono, si è destinate a quello. Fòlgore, Argentina, Flora, Carlotta, Domenica, Rosa Tea, perfino l'elegante "zio Bert", tutte hanno seguito quella sorte, non esclusa in ultimo Claudia stessa. Non sempre, però, l'abbandono è negativo: "Quando si è nati sul trionfo di Sanremo e si vive dentro una canzone e poi un'altra, non è così difficile superare le crisi". Così da Claudio Villa a Modugno, da Nada a Caterina Caselli, fino a Mina, Fred Bongusto e Lucio Battisti, i più noti cantanti italiani diventano coprotagonisti di questa saga familiare, con tante donne abbandonate che piangono e muoiono, ma che riescono anche a ridere e cantare.
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