Una scomoda ossessione. Ultimo tango a Parigi, memorie da un film proibito

Una scomoda ossessione. Ultimo tango a Parigi, memorie da un film proibito

Come può un prodotto dell'ingegno umano essere considerato e giudicato alla stregua di un reato?. "Ultimo tango a Parigi" è il film di Bernardo Bertolucci che destò molto scandalo nell'Italia degli anni Settanta, e che fu oggetto di una vera e propria persecuzione, culminata con la condanna al rogo. Una storia ad alto contenuto erotico che fece il giro del mondo, di cui furono protagonisti una star di Hollywood (Marlon Brando) e un'attrice debuttante (Maria Schneider) nei ruoli di Paul e Jeanne, due sconosciuti travolti, fin dal loro primo incontro, da una fulminante attrazione sessuale. Ritirato dalle sale, sequestrato, dissequestrato, oggetto di un travagliato iter giudiziario, ricevette il definitivo "marchio d'infamia" il 29 gennaio 1976, quando la Cassazione sancì che, lungi dal soddisfare alcun requisito artistico, il film era da considerarsi uno spettacolo osceno, contrario ai principi della morale e del buon costume. Undici anni dopo, il film tornò a circolare nel nostro Paese, e da allora rimane tra i campioni italiani d'incasso.
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