Corti italiane nel Rinascimento. Arti, cultura, politica, 1395-1530

Corti italiane nel Rinascimento. Arti, cultura, politica, 1395-1530

L'arte del Rinascimento italiano è indissolubilmente legata allo sviluppo delle corti e della loro cultura. Il mecenatismo delle famiglie al potere nelle piccole città-stato italiane costituisce un fattore fondamentale per la rinascita delle arti figurative e dell'architettura, ma anche della musica, della letteratura e del teatro. Dopo un'ampia introduzione critica del curatore dell'opera, Marco Folin, la prima parte del volume si apre con un importante inquadramento storico-geografico, illustrato da 18 mappe, appositamente realizzate, che danno conto della frammentazione e della complessità politica dell'Italia rinascimentale. Seguono i saggi volti ad indagare l'influenza della committenza dei "principi" nello sviluppo della letteratura e della musica rinascimentali: dal ruolo degli umanisti a corte al legame tra musica e propaganda, dall'importanza delle rappresentazioni teatrali all'affermazione della stampa con la pubblicazione dei più celebri libri del Rinascimento: "Il cortegiano" di Baldassar Castiglione e L'"Orlando furioso" di Lodovico Ariosto. La seconda parte del volume, più estesa, è organizzata secondo una scansione geografica e copre l'intera penisola. Sono illustrate non solo le corti maggiori - Milano, Mantova, Ferrara, Urbino, Napoli, la Roma papale e la cripto-corte medicea di Firenze - ma anche quelle dei centri minori, dalla Casale dei PaleoIoghi alla Rimini dei Malatesta, dalla Carpi dei Pio alla Bracciano degli Orsini.
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