A volo d'uccello. Bergamo nelle vedute di Alvise Cima
La veduta definita "a volo d'uccello" si impone nel corso del XVI secolo come il metodo per eccellenza di misurazione della città , in quanto contiene tutte quelle qualità che permettono un'attendibile lettura topografica del corpo urbano e un facile approccio a tale lettura. (D. Stroffolino). La si potrebbe assimilare ad un ritratto, "il ritratto della città ", status symbol del Cinquecento italiano e del Seicento fiammingo: la città viene studiata, analizzata, ripresa in tutte le sue angolazioni, fino a tracciare su una superficie una possibile mappa da percorrere e ripercorrere, calcare e studiare dall'alto, come una moderna planimetria su cui disporre alzati, mura, avamposti, truppe, piante per future edificazioni o progetti di verde pubblico e spazi aperti (T. Rossi).
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