Ricciardetto (Augusto Guerriero)

Ricciardetto (Augusto Guerriero)

Augusto Guerriero (Avellino,1893-Roma,1981), ha cominciato a scrivere sulla "Critica Sociale" nel 1917 contro la guerra e prevedendo l'avvento del fascismo. Nel 1924, sul quotidiano il "Mattino", definisce Mussolini "un arlecchino, un ciarlatano fattosi demagogo" e prevede la sua politica "avventurosa". La sua carriera giornalistica termina qui per riprendere poi con successo nel 1937, con lo pseudonimo Ricciardetto, sull' "Omnibus" di Longanesi, sui maggiori rotocalchi italiani fino al 1981, sul "Corriere della Sera" fino al 1973. Montanelli dichiarò di essere suo allievo, ma lo tradì, seguendo una politica contraria a quella del suo maestro con il "Giornale". Scrivendo in maniera chiara ed efficace prevede la guerra mondiale e il suo esito, la guerra fredda, il conflitto Cina-URSS, la caduta di Kruscev, la sconfitta in Vietnam. Fino all'attuale crisi dell'Occidente e all'espansione cinese. Prevede i mali dell'Italia: la corruzione, le mafie, "il ciarlatano fattosi demagogo", il debito pubblico che ci porterà, diceva, all' "abisso".
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