Facino Cane. Predone, condottiero e politico

Facino Cane. Predone, condottiero e politico

Figura di spicco nel panorama delle contese tra le varie signorie e potentati allo scadere del XIV secolo - tanto da essere ricordato da Bartolomeo Colleoni - Facino, di cui non si conosce la data di nascita, appartiene alla diramata stirpe dei Cane, con beni e diritti nel territorio di Casale. Figlio cadetto, è avviato al mestiere delle armi al seguito del parente, il condottiero Ruggero Cane, padre di quella Beatrice, non "di Tenda" (come voleva la vecchia storiografia), che sposa verso il 1395. Dal 1386 è attivo al soldo degli Scaligeri di Verona, dei Carraresi di Padova, di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, dei Francesi e del Comune di Genova. Man mano egli costruisce un dominio personale connotato da una certa progettualità geografica ed economica. Il successo della sua azione insieme politica e militare culmina con la nomina a governatore dello Stato di Milano (1409), di cui diventa di fatto il vero padrone. La vertiginosa ascesa è interrotta dalla repentina morte sopraggiunta a Pavia nel 1412. La fama di Facino Cane è legata soprattutto a una leggenda nera costruita dalla storiografia, che ne ha fatto un personaggio spietato e quasi diabolico, un drago impegnato a disseminare saccheggi, rapimenti, distruzione e morte. Il volume presenta il condottiero casalese sotto una luce nuova, contestualizzando il suo operato nell'ambito degli usi e dei costumi bellici del suo tempo.
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