Poteri autoritativi tra interessi pubblici e regole del mercato. Alla continua ricerca degli equilibri comunitari

Poteri autoritativi tra interessi pubblici e regole del mercato. Alla continua ricerca degli equilibri comunitari

"'È ampiamente noto che le libere attività umane sul territorio provocano conseguenze negative indipendentemente dai moventi del tornaconto e dai richiami alla ragione, poiché le stesse mirano contemporaneamente alla massimizzazione dei profitti ed alla minimizzazione dei costi. Di conseguenza, l'assenza di una qualunque regolazione o della fissazione di criteri sociali di scelta, lascia il singolo operatore privo della possibilità di conoscere gli effetti che l'uso del bene o la sua distruzione (acqua, suolo, boschi, paesaggio etc.) può produrre sia sul sistema di relazione con gli altri beni sia sul benessere della comunità locale o superlocale.' Così Giannini si esprimeva nel suo saggio sull'Ambiente. Non credo che vi siano considerazioni più lucide di queste per affrontare le tematiche di questo libro. Giannini si riferiva alle tematiche degli usi e del consumo di territorio ma è evidente che tale ragionamento può essere esteso a tutte quelle attività nelle quali l'iniziativa economica può incidere sulla sicurezza, sulla salute, sul principio di concorrenza, sugli interessi dei terzi, sulla produzione di beni e servizi." (Dall'introduzione di Giuseppe Durano)
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