Tracciare il passato. I graffiti come fonte per la storia medievale e moderna
Tradizionalmente interpretati come segno di una spontaneità estemporanea e libera da restrizioni o, ancora più spesso, come risultato di atti di contestazione o di semplice vandalismo, i graffiti sono una costante della civiltà umana, capaci di fornire innumerevoli informazioni sull’evoluzione sociale, politica, linguistica, religiosa e culturale delle società umane. In questo libro, lo sguardo si concentra sui secoli del Medioevo e dell’Età moderna, rispetto ai quali i graffiti si pongono come fonti storiche a tutti gli effetti: incisi o a volte disegnati da pellegrini, viandanti e prigionieri, i graffiti analizzati si riferiscono a diversi casi di studio e contesti geografici e temporali, tutti capaci però di gettare maggior luce sulla nostra conoscenza del passato e di alcuni suoi specifici aspetti.
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