Indifferenza

Indifferenza

Canto la liberazione da se stessi. Ma non una liberazione che attenui la sofferenza, né tantomeno che cerchi la felicità. Canto il distacco dall'organismo nelle sue manifestazioni più primitive e autoriferite, con tutti i corollari: la non curanza per la realtà, l'indole confabulatoria, la ricerca del quieto vivere, il sentire "strumento" ogni oggetto. Ossia: il personalismo. E' un invito ad essere al di sopra delle proprie vicissitudini, a vedere il mondo "dall'esterno", a vivere sub specie aeternitatis. L'esistenza, certo, sembrerà più gravosa, sottoponendo ogni cosa (e se stessi) a critica. Ma quanta leggerezza, in questo peso!
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