Le nuove forme dell'impegno letterario in Italia

Le nuove forme dell'impegno letterario in Italia

"Io so, ma non ho le prove" scriveva Pier Paolo Pasolini in un celebre articolo del 1974, divenuto l'emblema dell'impegno degli scrittori. "Io so e ho le prove" scrive Roberto Saviano in Gomorra, romanzo-simbolo del "ritorno all'impegno" che contraddistingue una parte dell'attuale produzione letteraria italiana. Quali forme assume l'impegno nella letteratura italiana contemporanea? Quali sono gli aspetti di continuità e quali le differenze rispetto alla "lezione" pasoliniana? Come si configura la rappresentazione della realtà in un contesto caratterizzato da nuove forme di espressione e comunicazione? Nel corso di due giornate di studio svoltesi all'Università di Nizza, un gruppo di giovani ricercatori italiani e francesi ha cercato di rispondere a questi quesiti di estrema attualità e centralità nel dibattito critico, analizzando le opere più rappresentative della nuova letteratura impegnata. I saggi qui raccolti approfondiscono i temi del convegno e propongono ulteriori sviluppi: sugli anni Sessanta rivisitati da Ascanio Celestini, sugli anni di piombo reinterpretati da Giorgio Vasta, sugli intrighi della politica restituiti in poesia e in prosa da Valerio Magrelli, sulla criminalità organizzata raccontata da Roberto Saviano e Giancarlo De Cataldo, sul mondo della finanza narrato da Walter Siti.
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