Saremmo andati a vivere nei boschi

Saremmo andati a vivere nei boschi

Un sogno trasgressivo. Quello di Nino, Livio e Luisa, tre bambini di dieci anni che vivono e fantasticano nel primo, povero dopoguerra (1948) in un'angusta vallata piacentina tra i monti Osero e Capra, solcata da un torrentaccio, il Perino. Immersi nella natura, concreti, autonomi in modi attualmente impensabili, animati da spirito d'avventura, curiosi dei misteri della vita, del sesso, vorrebbero esplorare le fitte sterminate boscaglie sotto un prospiciente castello, il Castel d'Erbia, unico selvatico territorio a disposizione a loro ignoto. Chi li aiuterà? La nonna Vigiona, il gatto Fiocco, gli antenati, gli angeli custodi. Tanti inaspettati incontri in questo affascinante viaggio di iniziazione, di formazione, di conoscenza, di educazione. Una miscela di realtà e autenticità, condita da pizzichi di fantasia.
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