E, nude, leggerò altre scritture

E, nude, leggerò altre scritture

In una prospettiva telescopica che delinei un quadro sinottico dell'ampia produzione poetica di Plinio Acquabona dal 1965 al 2014 (mezzo secolo) si può individuare una invariante gnoseologica ed ermeneutica. È costante l'attitudine del poeta a sfuggire nello stesso tempo alla concezione necessitante del mondo e alla visione totalizzante di una metafisica mistica, isolata dal reale. Egli si colloca sempre, pur nella variazione di temi e stilemi nell'arco della sua esperienza di scrittura, in una posizione che si potrebbe definire interstiziale', alla ricerca di quei vuoti cronotopici, tempo/eterno, presenza/assenza, che ritmano il pulsare della storia individuale e collettiva tra discretum e continuum.
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