Settembre sarebbe un bel mese

Settembre sarebbe un bel mese

In uno splendido borgo della campagna toscana di quelli che tutto il mondo ci invidia, i cacciatori cominciano improvvisamente a morire uno dopo l'altro come pere mature che cadono dall'albero. E la voce irriverente della protagonista ad accompagnare il lettore nelle vicende di questo insolito thriller al tempo stesso divertente e drammatico, che mette a nudo le violenze contenute nel nostro modo di vivere, alle quali non facciamo nemmeno caso, a cominciare dalla più anacronistica e superflua di tutte: la caccia. Grazie alla leggerezza dei colpi di scena, con quest'opera ci si addentra quasi senza accorgersene in territori scomodi - su cui di norma viene steso un velo - fino a ritrovarsi dietro le quinte della cosiddetta società del benessere e ad aprire gli occhi sul fiume di sangue che la alimenta.
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