Braccia rubate dall'agricoltura. Pratiche di sfruttamento del lavoro migrante

Braccia rubate dall'agricoltura. Pratiche di sfruttamento del lavoro migrante

Oggi in Italia tre quarti dei prodotti agro-alimentari freschi o confezionati vengono dalle catene della grande distribuzione, il numero delle aziende agricole di piccola e media grandezza pian piano diminuisce per lasciare il posto a quelle più grandi, grandi come "piantagioni". Qui la forza lavoro straniera ha sostituito la manodopera familiare e locale, diventando un terzo di quella impiegata nei campi e nelle stalle: sono i mungitori indiani della filiera del Grana e del Parmigiano, i raccoglitori di pomodori, di ortaggi e di frutta romeni, bulgari, senegalesi, burkinabé, sudanesi... Il loro lavoro è segnato dalla precarietà. Negli ultimi anni ai braccianti provenienti dal Maghreb, dall'India e dall'Est europeo si sono aggiunti i titolari di protezione internazionale o umanitaria ad aumentare enormemente l'offerta di lavoro flessibile. Sono l'anello debole di una catena di sfruttamento, che è funzionale a un sistema di approvvigionamento, ormai nelle mani di un oligopolio che determina il valore di un bene primario come il cibo. Un sistema incompatibile sia con i diritti dei braccianti sia con quelli dei piccoli agricoltori.
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Dettagli Libro

  • Titolo: Braccia rubate dall'agricoltura. Pratiche di sfruttamento del lavoro migrante
  • Autore:
  • Curatore: Ilaria Ippolito, Mimmo Perrotta, Timothy Raeymaekers
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Edizioni SEB27
  • Collana: Motivé
  • Data di Pubblicazione: 2021
  • Pagine: 196
  • Formato:
  • ISBN: 9788898670567
  • Geografia - Geografia

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