Cartesio

Cartesio

"Ora io chiuderò gli occhi, mi turerò le orecchie, distrarrò tutti i miei sensi, cancellerò anche dal mio pensiero tutte le immagini delle cose corporee, o almeno, poiché ciò può farsi difficilmente, le riputerò vane e false; e così intrattenendo solamente me stesso e considerando il mio interno, cercherò di rendermi a poco a poco più noto e più familiare a me stesso. Io sono una cosa che pensa, cioè che dubita, che afferma, che nega, che conosce poche cose, che ne ignora molte, che ama, che odia, che vuole, che non vuole, che immagina anche, e che sente". (Cartesio, Meditazioni metafisiche. Terza meditazione)
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Sicurezzza e conservazione delle prime costruzioni in calcestruzzo armato
Sicurezzza e conservazione delle prime c...

Uva Giuseppina, Greco Rita, Mezzina Mauro
Linguaggi di programmazione
Linguaggi di programmazione

Lagorio Giovanni, Ancona Davide, Zucca Elena
Frammentazione e connettività. Dall'analisi ecologica alla pianificazione ambientale
Frammentazione e connettività. Dall'ana...

Battisti Corrado, Romano Bernardino
Venezia
Venezia

Mondadori Electa
Bed & breakfast
Bed & breakfast

Barberi Francesca, Bizzarri Dario
Mario Scelba. Contributi per una biografia
Mario Scelba. Contributi per una biograf...

P. L. Ballini, P. Luigi Ballini