La violenza dell'interpretazione
La violenza dell’interpretazione è considerata un’opera magistrale sulla relazione genitori-bambino e per l’analisi e l’originalità di alcuni concetti introdotti nel trattamento delle psicosi. In linea con alcune indicazioni anche di Lacan, dobbiamo considerare come né il bambino né i suoi genitori conoscano cosa desidera quel Sé ancora tutto da formare che è l’infante. Ecco dunque la violenza dell’interpretazione: una proiezione dei propri narcisismi, delle proprie fobie, dei propri desideri. E’ l’equilibrio o meno dell’incontro a condizionare nel bambino, in modo determinante, il processo di differenziazione tra Sé e non-Sé e la possibilità di apertura alla percezione dell’“altro”.
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