La Gianna. La normale vita della partigiana Giovanna Vallini
Nata all’inizio del Novecento, cresciuta in una famiglia di anarchici, la Gianna ha attraversato la storia del XX secolo con passione e determinazione. Abbandonata la scuola per aiutare la famiglia, sposa Agenore Vallini, un antifascista che sarà arrestato e condannato a 12 anni di carcere dal Tribunale speciale. Tra mille peripezie cresce un figlio e, quando nel 1943 Badoglio libera i prigionieri politici, Gianna e suo marito si impegnano nella lotta clandestina a Milano. Diversi momenti illustrano cosa abbia significato essere partigiani in città: la solidarietà nei gruppi di Difesa delle donne, l’assistenza ai gappisti come staffetta, la diffusione di materiale di propaganda e l’assistenza al marito, uno dei tre dirigenti del Partito Comunista clandestino milanese. Sacrifici e coraggio, rischiando in prima persona la vita. Dopo la Liberazione e la nascita di Roberto, l’abnegazione e la militanza continuano a far parte della sua esistenza, fino alla fine. Queste pagine nascono a partire da un suo racconto e si concludono con le testimonianze di chi ha condiviso molti momenti di militanza.
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