L'Italia del rapimento Dozier
L'Italia descritta da Eva Ulian in questo libro non è quella delle cartoline, ma un Paese paralizzato dall'ombra delle Brigate Rosse, dove il rapimento del generale Dozier fu un terremoto che rivoluzionò le vite di chi lo visse da dentro la base americana di Vicenza. Questo libro è un buco nella serratura, che spia su episodi e situazioni mai narrate in precedenza. In questo libro non troverete analisi politiche sterili, ma Ulian vi farà vivere il sudore sulla fronte, l'ansia, le paure e l'angoscia di momenti dimenticati dal tempo e mai raccontati come andavano esposti. Con una prosa che alterna coltellate emotive, riflessioni lente come veleno e momenti goliardici, l'autrice ti trascina in quel mondo sotterraneo dove le BR non erano solo fantasmi sulle pagine dei quotidiani, ma carnefici con nomi e cognomi. Leggerai di minacce sature di ideologia e follia, di grida soffocate dei militari, del peso di essere un bersaglio in un'Italia che fingeva normalità, mentre gli italiani sapevano poco o nulla. Queste pagine svelano un'Italia mai raccontata: fragile, a tratti spietata, indifesa, eppure capace di una resistenza che nessun libro di scuola racconterà mai.Una testimonianza da chi ha vissuto momenti e situazioni che, per oltre quarant'anni, sono rimasti un mistero.
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