La rivoluzione conservatrice
Movimento intellettuale complesso e affascinante – nato tra le macerie della Prima guerra mondiale e spentosi con l’avvento del Terzo Reich – la Rivoluzione Conservatrice non fu né semplice reazione né precursore del nazionalsocialismo: fu un intreccio di correnti e autori – da Jünger a Spengler, da Moeller van den Bruck a Niekisch, fino a Carl Schmitt – che tentarono di pensare un futuro oltre il liberalismo, l’individualismo e il materialismo della modernità. In quest’opera monumentale, Armin Mohler ricostruisce genealogie, famiglie ideali, riviste e gruppi che animarono la Repubblica di Weimar, offrendo un repertorio senza eguali di idee, figure e tensioni politiche. Lontana dall’essere un blocco monolitico, la Rivoluzione Conservatrice appare qui come una costellazione di voci accomunate dalla volontà di coniugare radici e rinnovamento, tradizione e rivolta. Un classico imprescindibile, finalmente ripubblicato nella sua interezza, per comprendere le fratture del Novecento europeo e le sfide – ancora attuali – tra modernità, tecnica e identità.
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