Difesa del maschio di razza bianca
In un’epoca che pretende redenzione più che giustizia, il maschio bianco diventa l’imputato simbolico di tutti i peccati della civiltà occidentale: colonialismo, patriarcato, razzismo, sessismo, distruzione del pianeta. Colpevole per nascita, condannato dal tribunale dell’opinione pubblica, paga un debito infinito a vittime autoproclamate che reclamano risarcimenti morali. Ma può una società davvero progredire se sostituisce un’ingiustizia con un’altra? Questo testo mette a nudo le contraddizioni di un anti-razzismo e di un femminismo che, pur animati da ideali di uguaglianza, finiscono per alimentare nuove forme di discriminazione. Una riflessione scomoda, che costringe a interrogarsi sui limiti della colpa e sul prezzo della vendetta travestita da giustizia. Prefazione di Vittorio Feltri.
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